l progetto dell’Osservatorio Europeo del Paesaggio (OEP) di Arco Latino, fa parte di un più ampio programma di azioni realizzate ed in fase di attuazione, in cooperazione con i partner di Arco Latino aderenti all’OEP, su diversi finanziamenti nazionali e comunitari che lo stesso OEP ha promosso, elaborato e gestito.
Le finalità operative sono fortemente orientate alle di SENSIBILIZZAZIONE - FORMAZIONE – INFORMAZIONE, ai sensi dell’art. 6 della Convenzione Europea del Paesaggio (CEP).
Tale scelta è stata assunta nella convinzione che la “sensibilizzazione – formazione -informazione” di una classe dirigente “educata” al rispetto e alla salvaguardia e tutela del paesaggio, possa rappresentare lo strumento più efficace per l’attuazione dei principi della CEP, ma soprattutto per la individuazione, elaborazione e valutazione di metodologie e strumenti di “partecipazione”, allo sviluppo di una nuova cultura di governo del territorio.
La sua MISSIONE è stata successivamente orientata alle Raccomandazioni CM / Rec (2008) 3 del Comitato dei Ministri degli Stati membri del Consiglio d’Europa, sugli orientamenti per l'attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio.
SENSIBILIZZAZIONE
Le attività di sensibilizzazione nell’accezione indicata dall’art. 6 della CEP attengono alle attività finalizzate ad accrescere la sensibilizzazione della società civile, delle organizzazioni private e delle autorità pubbliche al valore dei paesaggi, al loro ruolo e alla loro trasformazione.
L’attività svolta specificamente come sopra indicato hanno riguardato:
1. Il Convegno “Verso la II Conferenza sull’applicazione della Convenzione Europea del Paesaggio” tenuto il 29 settembre 2002, presso la Certosa di San Lorenzo in Padula (SA) IT, sotto il patrocinio del Consiglio d’Europa1 ;
2. Il Workshop Internazionale “L’applicazione dell’articolo 6 della Convenzione Europea del Paesaggio nel quadro delle politiche paesaggistiche” tenuto dal 27 giugno al 2 luglio 2005, presso la Certosa di San Lorenzo in Padula;
3. Il “Premio Nazionale per percorsi di partecipazione alle politiche per il paesaggio e la biodiversità” in collaborazione con il Coordinamento Nazionale delle Agende 21 Locali e Federparchi;
4. Le sessioni “DIALOGHI PER IL PAESAGGIO” all’interno delle Summer School per il Paesaggio 2006, 2007, 2008, 2012,2013, 2014,2015.
La prima azione viene svolta in stretta cooperazione con il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e con l’Alto patrocinio del Consiglio d’Europa come puntualmente riportato nella Risoluzione 178 (2004)1relativa al contributo dei poteri locali e regionali per l’applicazione della Convenzione europea del paesaggio:
“ 7. Ricordando il patrocinio accordato dal Congresso, nel febbraio 2002, all’Osservatorio europeo sull’applicazione della Convenzione europea del paesaggio nelle zone protette, costituito dal Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano (Italia)
8. Convinto:
a. che l’iniziativa dell’Osservatorio dovrebbe essere estesa all’insieme del territorio degli stati membri che hanno firmato la Convenzione europea del paesaggio;
b. a tal riguardo, che dovrebbe essere sostenuta la creazione di una rete europea costituita da enti locali e regionali desiderosi di facilitare la conoscenza e l’applicazione della Convenzione europea del paesaggio;
9. Sottolineando che tale rete dovrebbe:
a. costituire una struttura di coordinamento, di assistenza e di sostegno messa a disposizione delle regioni e dei poteri locali per aiutarli ad assolvere le loro responsabilità istituzionali nel settore del paesaggio, conformemente ai principi enunciati nella Convenzione;
b. contribuire al miglioramento delle capacità tecniche e scientifiche delle regioni e dei poteri locali nel quadro delle loro rispettive responsabilità, in collaborazione con le autorità statali, particolarmente a livello della pianificazione e del processo per l’ottenimento di permessi e autorizzazioni; c. condurre, in particolare, delle attività nell’ambito dell’elaborazione dei documenti riguardanti l’individuazione e la valutazione dei paesaggi, la definizione degli obiettivi di qualità paesaggistica e gli interventi in materia di tutela, gestione e pianificazione del paesaggio;
d. rappresentare un forum di dialogo e di coordinamento delle loro politiche in materia di paesaggio per gli enti locali e regionali partecipanti;
e. realizzare attività che vadano a completare il lavoro dei comitati di esperti incaricati del controllo dell’applicazione della Convenzione nell’ambito del Consiglio d’Europa;
10. Invita gli enti locali e regionali dei paesi membri a promuovere una rete europea sull’applicazione della Convenzione europea del paesaggio, in base alle proposte descritte più sopra”.
La risoluzione del Consiglio d’Europa ha legittimato l’Osservatorio a livello europeo per l’incontro del settembre 2002 con la massima diffusione e partecipazione pubblica ma soprattutto di diffondere e divulgare una consapevolezza nella classe politica e delle autorità locali che hanno dato vita al finanziamento operativo della provincia di Salerno e la Regione Campania per le azioni di rispettiva competenza istituzionale.
Negli ultimi anni, l’Osservatorio ha promosso e partecipato attivamente con il coinvolgimento delle scuole superiori del territorio della provincia di Salerno alle attività di diversi progetti europei :
CBC ENPI MED 2007/13 “Local Agenda 21 in Territorial Planning in Energy and Waste Management” ENPI -CBCMED Ref. Number: I-B/1.3/350.
Agenda 21 (Ag21) is an action plan of the United Nations (UN) related to sustainable
development resulting from the Conference on Environment and Development held in Rio de
Janeiro in 1992. It is a comprehensive plan of action to be taken globally, nationally, and
locally by organisations of the UN, governments, and major groups in every area in which
humans directly affect the environment.
In the framework of the Euro-Mediterranean partnership, LOCAL AGENDA 21 project
addresses two major challenges related to Ag21 in the energy and waste management
domain: translate Ag21 principles into action through a participatory approach and support
the transition of Ag21 from national to local agendas with the aim of fully integrating Ag21
principles in territorial planning strategies.
Beneficiary
Province of Viterbo (Italy, Lazio)
Partnership
1. European Observatory on Landscape (Italy, Campania)
2. Province of Turin (Italy, Piedmont)
3. Province of Majorca (Spain, Islas Baleares)
4. National Center for Research and Development (Jordan, Al- Trafila)
5. Jordan Environment Society (Jordan, Al-Aqaba)
6. UNDP Lebanon
Specific objectives
• To share experiences between the local authorities involved in the partnership in order to
facilitate territorial planning and monitoring in the energy and waste management sector
• To support the design and implementation of local action plans on sustainable energy and
waste management.
L'ENPI CBC MED Project Implementation (PIM) rivolto ai Beneficiari e ai partner dei progetti finanziati con lo scopo di offrire informazioni ed esempi per la corretta applicazione del Grant Contract e garantire una gestione regolare ed efficace dei progetti europei quale:
• Uno strumento per facilitare l'avvio, la gestione e il monitoraggio dei progetti ENPI CBC MED, basato sull'approccio del Project Cycle Management;
• Un percorso preferenziale di facile accesso alle regole della Guida pratica alle procedure di appalto per le azioni esterne dell'UE (PraG), che si applicano alla gestione amministrativa dei progetti;
• Una raccolta di esempi e strumenti di facile utilizzo per affrontare i problemi gestionali e amministrativi durante l'attuazione del progetto.
I principali temi affrontati dal PIM sono:
• Comprensione delle regole contrattuali per il corretto avvio dei progetti;
• Pianificazione e monitoraggio delle attività per l'implementazione di un sistema di gestione e controllo;
• Azioni che assicurino un'adeguata comunicazione interna ed esterna;
• Costi ammissibili e norme sugli appalti;
• Le attività di rendicontazione e quelle relative alla verifica delle spese di progetto.
http://www.enpicbcmed.eu/projects/project-management
ERASMUS PLUS Knowledge Systems Agro-Ecology - Formare i formatori, 2013/20 ITALIA OEP - FRANCIA (Centre d’Enseignement Zootechnique) - LITUANIA ("Leader") - SLOVENIA (Univerza Mariboru) AUSTRIA (University of Natural Resources and Life Sciences, Vienna);
L’agro-ecologia in Italia è strettamente connessa allo sviluppo dell’agricoltura biologica, ed in questa direzione è utile porre attenzione particolare al nuovo approccio territoriale ed al ruolo che possono svolgere i Bio-Distretti e le Eco-Regioni per diffondere la cultura della conservazione della natura e dell’uso sostenibile delle risorse. Il Bio-distretto è un territorio naturalmente vocato al biologico dove agricoltori, cittadini, amministratori pubblici, stringono un patto per la gestione sostenibile delle risorse, secondo i principi dell’agricoltura biologica e dell’agro-ecologia.
Le Eco-Regioni in ambito mediterraneo sono caratterizzate da una varietà di ecosistemi e culture che possono svolgere un ruolo straordinario per contrastare i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità. Questa ricchezza di risorse naturali, sociali ed umane è sempre più minacciata dall’impatto delle attività che viceversa consumano suolo, producono desertificazione, esercitano una pesca eccessiva, inquinano acqua, suolo e aria. È urgente e necessario promuovere azioni integrate a livello macro e micro territoriale che contribuiscano a valorizzare il PATRIMONIO AGRO ECOLOGICO del Mediterraneo.
Che ha portato al PRIMO RAPPORTO SULL’APPROCCIO ALL’AGRO-ECOLOGIA IN ITALIA
a cura dell’ Osservatorio Europeo del Paesaggio Salvatore BASILE, Domenico NICOLETTI, Angelo PALADINO delineando la storia dell’Agro-ecologica
Attualmente ancora in corso il progetto ERASMUS plus dal titolo “Insegnare l'agroecologia nel periodo transitorio e la sua conseguenze per i Sistemi di Conoscenza Agricola” 2020/25
L'obiettivo del progetto è quello di sviluppare e diffondere strumenti educativi europei comuni e innovativi per aiutare insegnanti e formatori al fine di trasmettere le conoscenze essenziali e competenze per la transizione agro-ecologica.
Il progetto durerà tre anni e si svilupperà in quattro fasi:
1) I vari approcci dell'agroecologia nel paesi diversi
2) Innovazioni e cambiamenti
3) Strumenti e materiali didattici
4) Comunicazione e valutazione.
Verranno prodotte cinque produzioni intellettuali. Saranno di due tipi:
● Due rapporti / riepiloghi: un primo rapporto inventari e effettua un'analisi comparativa e critica della diversità di approcci agro-ecologici. Un secondo rapporto si occupa con innovazioni e cambiamenti indotti dall'agroecologia.
Si baserà su casi di studio.
● Tre strumenti educativi: uno per iscritto dal lavoro precedente, un secondo in forma audiovisiva e il terzo in forma E-learning. Si baseranno i tre strumenti didattici prodotti durante il progetto in particolare su casi studio sul campo (aziende o ecosistemi più ampi).
Il progetto si baserà anche sulle analisi dell'inventario di approcci agro-ecologici e innovazioni apportate in ciascuno dei paesi partner.
La cooperazione tra i vari partner lo farà avvenire attraverso:
- Una rete tra i diversi partner con il supporto di un rappresentante ufficiale della struttura che coordina il progetto, ovvero CEZ.
- Un incontro per semestre.
- Una lingua di lavoro comune sia parlata che scritta: Inglese.
Nelle diverse fasi organizzative del progetto gestione e durante lo sviluppo dei deliverable, la co-costruzione collettiva sarà favorita come metodo di lavoro. Ciascun partner assumerà il coordinamento del proprio produzione intellettuale e partecipare a tutte le altre costruzioni.